venerdì, ottobre 27, 2006

uomo sardo in costume fine anni '20




da: (Canti)
di Sebastiano Satta





Dolce, o capanna, quando agli uragani
la selva si querela e si dispoglia,
riparar nel tuo nido, sulla spoglia
d’un montone, e parlar di cacce e cani.

Ma più dolce, se ridano i lontani
fuochi dai poggi, e palpiti ogni foglia
alla sera, indugiar sulla tua soglia
erbosa tra il brisio largo dei piani.

Sulla gioiosa pendono ghirlande
di stelle: van le greggi per profonde
serenità, fra lucicar di fonti.

Poi nell’ombra un nitrito! che già grande,
tra mormorii di rivoli e di fronde,s’alza la luna a benedire i monti.